30/04/2014
Il concorso di progetto anche per l’ingegneria civile
L’acquisizione di un progetto e del relativo progettista
da parte di committenti pubblici e privati dovrebbe
avvenire con un concorso di progetto. Nel settore
dell’ingegneria civile la tradizione dei concorsi di
progetto è ancora relativamente debole. Le esperienze
fatte negli ultimi anni confermano la validità dei
concorsi di progetto pure in questo settore. Di seguito
alcuni spunti di riflessione che necessitano forzatamente
di un vero dibatto in materia.
È oramai notorio che i modi di messa in concorrenza
a disposizione di un committente per acquisire delle
prestazioni di architettura e d’ingegneria sono i concorsi
di progettazione, i mandati di studio paralleli e i
concorsi per prestazioni. La sia mette a disposizione
dei vari attori i rispettivi strumenti di lavoro, ossia i
regolamenti SIA 142, SIA 143 e SIA 144.
La scelta della giusta forma di messa in concorrenza
non dipende dal genere di gruppo professionale con
il quale il committente desidera lavorare (architetto,
urbanista, ingegnere civile o altro). Essa dipende
esclusivamente dal tipo di compito da risolvere. In
funzione delle proprie specifiche esigenze, il committente
identifica il tipo di compito da risolvere e applica
la corrispondente forma di messa in concorrenza.
Generalmente il concorso di progetto è associato soprattutto
al settore dell’architettura. Un’analisi delle
aggiudicazioni avvenute in Svizzera negli ultimi 15
anni permette di affermare che nel settore dell’ingegneria
civile i concorsi di progetto sono molto poco
utilizzati. Fanno eccezione i Cantoni Vaud, Soletta,
Zurigo e Grigioni. Generalmente i committenti organizzano
dei concorsi per prestazioni, delle forme
miste di concorso di progetto e mandati di studio paralleli
o altre forme fantasiose e complicate non
adatte allo specifico compito.
Il contesto giuridico attuale consente comunque un
grande margine di manovra ai committenti. La grande
libertà a disposizione può rivelarsi controproducente,
non solo per loro e soprattutto se essi si affidano
a consulenti non competenti o se non si attengono
ai consigli di consulenti esperti.
Le fattispecie adatte per un concorso di progetto
sono di vario tipo. Il caso scolastico è la realizzazione
di un ponte. La necessità di ottenere un progetto di
un’opera di genio civile consente quasi sempre l’organizzazione
di un concorso di progetto. Esso è pure
idoneo per compiti che possono essere definiti con
chiarezza e che necessitano, per poter stabilire la migliore
soluzione per il committente, di un contributo
progettuale da parte dei concorrenti.
La scelta di non optare per un concorso di progetto
d’ingegneria civile è data sovente, oltre che da fattori
culturali e da preconcetti, dall’esistenza di una zona
grigia tra il campo di applicazione dei concorsi di
progetto e quello dei concorsi per prestazioni. In caso
di dubbio, optare per il concorso di progetto porta, a
corto e a lungo termine, maggiori vantaggi alle parti,
soprattutto per i committenti.
La riuscita di un concorso di progetto d’ingegneria
civile dipende, oltre che dalla scelta del giusto consulente,
pure dalla scelta della giusta giuria, che oltre
alla valutazione delle proposte consegnate deve occuparsi
pure della verifica della documentazione da
consegnare ai concorrenti. I membri indipendenti
dal committente devono essere dei professionisti del
ramo con spiccate doti tecniche e comunicative verso
i membri rappresentanti del committente non professionisti.
Il concorso di progetto consente al committente di
ottenere un grande numero di soluzioni diverse a un
prezzo contenuto (monte premi da distribuire solo ai
primi classificati). Di regola il concorso a procedura
libera rappresenta la migliore variante rispetto al
concorso a procedura selettiva.
La scelta dei criteri di valutazione è pure un aspetto
molto importante per la riuscita di un concorso di
progetto. Essi non sono ponderati con dei coefficienti
come è il caso